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Il giro del mondo con il cacao: le tavolette mono

raccolta del cacao

Sono una travel blogger e fare il giro del mondo è il mio sogno nel cassetto: per questo quando ho visto le tavolette mono from bean to bar la mia attenzione è stata attirata.

Si tratta di una serie di tavolette di cioccolato, molto pregiate, la cui idea di base è proprio portare il cioccolato dalla fava di cacao alla tavoletta di cioccolato.

L’idea, nata sulle colline dell’Oltrepò pavese, basa la produzione di queste tavolette su una continua ricerca della qualità: le fave di cacao vengono raccolte direttamente nelle piantagioni sparse in diverse parti del mondo, scovate nei lunghi viaggi degli esperti alla ricerca di nuovi gusti. Non finisce qui: le piantagioni selezionate sono di piccoli produttori locali e vengono costantemente controllate perché non ci sia sfruttamento minorile.

Buona, sana e etica!

Ecco che è possibile assaggiare un pezzo di Ecuador, di Vietnam o della Repubblica Dominicana mentre fate una pausa caffè e scoprire i sapori da lontano.

 

Ma come si raccoglie il cioccolato?

La raccolta delle fave di cacao è un processo molto delicato e per occuparsene bisogna essere esperti. L’albero di cacao, detto Theobroma cacao, richiede una grande pazienza: quando viene piantato dopo due anni deve essere ripiantato nella terra e ha bisogno, intorno a lui, di più di 2 metri di distanza dalle altre piante. Questo albero ha, oltretutto, bisogno di un clima particolare: non gli piacciono gli sbalzi di temperatura, vive infatti in zone dove la temperatura si mantiene costante intorno ai 25° C, dove c’è un ambiente umido e, infine, ha bisogno di ombra, cioè non può essere esposto alla luce diretta del sole. Proprio per quest’ultimo motivo solitamente gli alberi di cacao sono circondati da altre piante, per esempio alberi di limoni o banane, che garantiscano al Theobroama cacao la sufficiente ombra di cui necessita per crescere.

Una volta piantato l’albero non darà frutti prima dei 5 anni di vita, ma, continuerà, dopo questi 5 anni, per altri 30 circa.

Per raccogliere i frutti, detti cabossa, c’è bisogno di esperti: non è facile, infatti, riconoscere i frutti maturi, ma gli esperti lo sanno fare solo guardandoli e sanno bene quali frutti sono pronti per essere raccolti e quali hanno invece ancora bisogno di maturare sull’albero.

Il cacao, come abbiamo visto, ha bisogno di condizioni particolari, e per questo si coltiva in determinate zone: troviamo le maggiori piantagioni in Africa centro-occidentale, America centro-meridionale e Asia.

Pronti a fare il giro del mondo?


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